
CERTIFICAZIONI E SOSTENIBILITÀ.
Dove è il valore?
Le certificazioni non sono un semplice lascia passare; rappresentano molto di più. Si tratta di un vero e proprio metodo. Ci piace considerarle come degli insegnamenti che dettano la pianificazione del lavoro, finendo così per identificare l’azienda.
Esistono certificazioni obbligatorie e altre che non lo sono. È giusto dunque che chi le rispetta, venga in qualche modo valorizzato perché dietro una certificazione c’è un lavoro meticoloso e un’etica ben precisa a rappresentanza dell’azienda. Il mercato attuale mette in concorrenza realtà diverse che non dovrebbero invece competere tra loro; chi non segue certe normative non dovrebbe vivere lo stesso mercato di chi invece le rispetta. Possedere una certificazione attesta il fatto che si è investito e che si crede nella testimonianza della stessa e che, chi invece non la possiede, non fa altrettanto.
Le certificazioni non solo attribuiscono valore alle aziende che le ottengono, ma dovrebbero anche influire sul loro posizionamento nel mercato. È assolutamente necessario conferire più valore alla filiera della qualità nel settore della moda, esattamente come accade in quello alimentare. La trasparenza non dovrebbe essere una qualità opzionale o facilmente aggirabile, ma un valore fondamentale che guidi metodi condivisi. Solo così si potrà garantire un futuro sostenibile e orientato alla qualità.
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