
PASSAPORTO ELETTRONICO
I rischi di una trasparenza a metà
Per le aziende italiane, il passaporto elettronico rappresenta un’opportunità straordinaria per valorizzare l’artigianalità e la trasparenza. Il Made in Italy non è solo un marchio di qualità, ma un modo di fare impresa che tutela l’intera filiera, dal produttore al consumatore. Come coinvolga però il mondo degli accessori ancora non è chiaro.
Il problema principale risiede nel livello di profondità della valorizzazione della filiera. Se il passaporto elettronico si limitasse a fornire informazioni generiche senza entrare nei dettagli del luogo e del metodo di lavorazione, l’investimento rischierebbe di risultare poco vantaggioso e – almeno per noi – non varrebbe la pena sostenerne i costi.
C’è poi la questione del consumatore: quanto è realmente interessato ad accedere a questi dati? Per molti potrebbe essere sufficiente sapere che il prodotto è Made in Italy, senza approfondire la provenienza degli accessori o dei materiali. In tal caso, il rischio è che il passaporto elettronico diventi uno strumento utile solo sulla carta, senza avere un reale impatto sul mercato.
Dovrebbe piuttosto essere uno strumento capace di dividere chiaramente il chiaro dallo scuro e che cataloghi il valore. Saremmo i primi a voler investire su questo per valorizzare la filiera e soprattutto il nostro modo di fare impresa.
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